Mercato Energia: andamento e previsioni 2023 per le PMI

 

La quotazione del prezzo del petrolio registrata nel gennaio 2023 (82,5 doll/bbl) è molto simile a quella di gennaio dell’anno precedente, ma il contesto nel quale si inserisce è molto diverso.

Infatti, nel 2022, il periodo post-pandemia, caratterizzato da uno squilibrio domanda-offerta, scarsa capacità produttiva e investimenti ridotti ha causato un aumento del prezzo al barile senza precedenti. Inoltre, il conflitto russo-ucraino e l’embargo su petrolio e derivati di provenienza russa imposto dall’Unione Europea hanno intensificato ancora di più la tendenza rialzista, che ha visto il suo picco nel giugno 2022 (122,71 doll/bbl).

La dinamica del mercato del petrolio si è estesa anche ai mercati energetici europei, spingendo le quotazioni ai massimi storici. In Italia, nel 2022 il Prezzo Unico Nazionale (PUN) - l'indice che consente di valutare il prezzo nel mercato all’ingrosso dell’energia elettrica - si attesta a un valore medio pari a 303,95 €/MWh.

Media PUN (€/MWh)

 

Per il 2023, l’Autorità di Regolazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) prevede un calo delle quotazioni dei prodotti energetici. Il 2023, infatti, è iniziato con un netto declino del prezzo del PUN, sceso a gennaio fino a 174 €/MWh (rispetto al picco registrano ad agosto 2022). Si tratta di un primo importante segno verso un ritorno alla normalità per il settore energetico.

In termini di fonti, le rinnovabili nel 2022 hanno registrato una lieve diminuzione delle vendite nazionali raggiungendo i minimi dell’ultimo decennio (-5% rispetto 2021). Questo è dovuto soprattutto alle scarse performance degli impianti idroelettrici e solari. Nonostante questo, l’EIA (US Energy Information Administration) prevede un aumento delle fonti rinnovabili dell’8% nel 2023 a livello globale.

In aumento anche la domanda per gli impianti termici (gas) (+1,2% rispetto al 2021) ma soprattutto per il carbone (+3,8% rispetto al 2021). Questo è dovuto soprattutto all’instabilità del sistema nazionale del gas naturale dovuta alla guerra in Ucraina e al bisogno di limitare il consumo di questa risorsa per permetterne lo stoccaggio per il futuro.

 

Conclusioni

In sintesi, dall’analisi dei dati del 2022 emerge che il nuovo anno sarà caratterizzato da un ritorno alla normalità del mercato energetico grazie alla diminuzione del prezzo del petrolio, del gas e conseguentemente del Prezzo Unico Nazionale. Ovviamente, in assenza di ulteriori tensioni geopolitiche che possano stravolgere nuovamente il mercato.
Dopo la forte pressione esercitata dalla crisi energetica, le imprese beneficheranno del calo dei prezzi, e a coprire la crescente domanda di energia elettrica avranno un ruolo sempre maggiore le fonti rinnovabili.

 

Elaborazioni di I-AER, Institute of Applied Economic Research su fonti:
- GME, Gestore dei mercati energetici.
- EIA, US Energy Information Administration.
- ARERA, Autorità di Regolazione per Energia e Ambiente.

 

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