Come l'UE può diventare leader globale nell'IA
L'intelligenza artificiale generativa sta emergendo come una delle forze più disruptive del nostro tempo, capace di trasformare interi settori: dalla creazione automatica di contenuti alle diagnosi mediche, dalla traduzione istantanea al potenziamento delle capacità predittive nelle industrie. Tuttavia, mentre questa tecnologia avanza esponenzialmente, l'Europa si trova in una corsa serrata con potenze globali come Stati Uniti e Cina, rischiando di perdere terreno. Nonostante ciò, l'Europa ha tutte le carte in regola per emergere come leader nell'innovazione nell'IA generativa, ma solo se saprà adottare una strategia audace e distintiva, che faccia leva su punti di forza unici e si distingua dalla concorrenza.
Esploriamo ora le principali sfide che l'Europa deve affrontare nell'ambito dell'IA generativa.
1. Investimenti insufficienti
Il divario negli investimenti tra Stati Uniti ed Europa rappresenta una delle sfide più significative per l'Europa nel campo dell'IA generativa. Nel 2023, gli Stati Uniti hanno registrato investimenti privati in IA per 67 miliardi di dollari, mentre in Europa si sono fermati a soli 11 miliardi, con un divario ancora più ampio nell'ambito dell'IA generativa. Negli Stati Uniti, infatti, sono stati destinati 23 miliardi di dollari, contro meno di 2 miliardi in Europa. Questa differenza è particolarmente allarmante, poiché lo sviluppo delle infrastrutture e delle capacità di ricerca in questo settore richiede ingenti risorse.
Per colmare questo divario, è fondamentale promuovere una collaborazione efficace tra il settore pubblico e quello privato in Europa. Da un lato, è necessario incrementare gli investimenti pubblici, ad esempio attraverso il Fondo InvestEU, indirizzando risorse verso settori strategici come la sanità. Questo consentirebbe al settore pubblico di accelerare l'adozione di soluzioni innovative in ambiti cruciali, come la diagnosi medica, creando così un ecosistema favorevole all'innovazione e alla crescita sostenibile. Dall'altro, è altrettanto importante stimolare gli investimenti privati, in particolare da parte di fondi pensione e assicurativi, rivedendo le normative per agevolare l'allocazione di capitali verso tecnologie emergenti, come l'intelligenza artificiale generativa. Solo attraverso questa sinergia si potrà creare un ambiente favorevole allo sviluppo tecnologico e all'innovazione.
2. Il settore dei semiconduttori
Un altro elemento cruciale per la crescita dell'IA generativa in Europa è la capacità di produrre semiconduttori avanzati. Secondo le ricerche di I-AER, il continente ha una presenza quasi inesistente nella progettazione e produzione di chip per IA con architetture inferiori IA sette nanometri. Questa carenza è particolarmente critica, poiché le applicazioni di IA generativa richiedono enormi potenze di calcolo, che solo chip estremamente sofisticati possono garantire. Attualmente, l'Europa non è in grado di produrre semiconduttori sufficientemente potenti per sostenere le esigenze di calcolo sempre più complesse delle tecnologie IA.
Per superare questa sfida, una strategia efficace sarebbe incentivare la creazione di centri di ricerca e sviluppo in Europa, focalizzati sulla progettazione di semiconduttori avanzati, come quelli neuromorfici, ottici e quantistici. Questi tipi di chip potrebbero dare all'Europa un vantaggio competitivo significativo, distinguendola da altri attori globali. In questa direzione, il European Chips Act, firmato nel 2023 con un investimento di oltre 40 miliardi di euro, rappresenta un passo importante, anche se la sua portata non si concentra esclusivamente sui semiconduttori destinati all'IA. Un ulteriore passo necessario sarebbe attrarre la produzione di semiconduttori avanzati sul suolo europeo, accompagnato da incentivi fiscali e un processo semplificato per favorire la crescita rapida di questo settore strategico.
3. Capacità di calcolo
La carenza di capacità di calcolo rappresenta un altro ostacolo significativo. Nel 2023, l'Europa ospitava solo il 18% della capacità globale dei data center, ben lontano dal 37% degli Stati Uniti. Inoltre, meno del 5% dei data center europei è di proprietà di aziende europee. Questa disparità rischia di accentuarsi, considerando che la domanda di capacità di calcolo crescerà del 22% all’anno fino al 2030, secondo le previsioni. La scarsità di capacità di hosting per l'IA potrebbe minare la competitività dell'Europa nel lungo periodo.
Per affrontare questa sfida, la politica dell'UE dovrebbe promuovere misure che potenzino la competitività europea nell'hosting delle infrastrutture cloud. Tra queste, potrebbero esserci incentivi mirati per attrarre operatori globali e locali a investire nella costruzione di data center avanzati sul suolo europeo. Inoltre, sarebbe fondamentale investire nella modernizzazione delle infrastrutture energetiche necessarie per alimentare questi data center, garantendo così la sostenibilità e l'efficienza a lungo termine.
Esploriamo ora le opportunità per l'Europa nell'IA generativa:
1. Sfruttare la diversità linguistica e culturale
L'Europa si distingue per la sua ricca diversità linguistica e culturale, un vantaggio straordinario nel contesto dell'intelligenza artificiale generativa. I modelli linguistici (LLMs) utilizzati per l'IA generativa sono per lo più addestrati in inglese, ma l'Europa può capitalizzare su questa caratteristica unica creando modelli IA che comprendano e generino contenuti in diverse lingue, come tedesco, francese, italiano e molte altre. Questa specificità offre un'opportunità concreta per le aziende europee di sviluppare soluzioni su misura per i mercati locali, conferendo al continente un vantaggio competitivo rispetto IA colossi tecnologici globali.
2. Garantire la sostenibilità energetica
Le tecnologie di IA generativa richiedono enormi risorse energetiche per funzionare, un aspetto che implica una crescente domanda di energia. L'Europa, già in cammino verso la transizione energetica tramite investimenti in fonti rinnovabili, deve assicurarsi di avere accesso a una fornitura energetica adeguata e sostenibile.
Il settore dell'IA potrebbe accentuare ulteriormente questa esigenza, quindi è fondamentale che l'UE si concentri sull'espansione delle infrastrutture energetiche a basse emissioni di carbonio, investendo nelle reti di distribuzione e migliorando l’efficienza. Inoltre, esplorare modelli innovativi di mercato, come l’acquisto collettivo di energia per alimentare i data center dedicati all'IA, potrebbe essere una via promettente per affrontare questa crescente domanda energetica in modo sostenibile.
IA Generativa come motore di innovazione
In conclusione, l'Europa ha tutte le carte in regola per diventare un leader globale nell'intelligenza artificiale generativa, ma per raggiungere questo obiettivo è fondamentale adottare una strategia ben definita e mirata. La combinazione di una solida base industriale, una popolazione ampia e impegnata nella sostenibilità energetica, e politiche pubbliche favorevoli può spianare la strada per il dominio europeo nel settore dell'IA. Tuttavia, per non rimanere indietro nella corsa con altre potenze globali, l'Europa dovrà affrontare sfide legate agli investimenti, alla capacità di calcolo e alla produzione di semiconduttori.
Se riuscirà a superare questi ostacoli, sfruttando la sua posizione geografica, la diversità culturale e l’approccio innovativo, l'Europa avrà l'opportunità di non solo colmare il divario tecnologico, ma anche di stabilire un modello di leadership che unisce innovazione ed etica. In questo modo, il continente potrà diventare un punto di riferimento mondiale nell'intelligenza artificiale generativa, indirizzando il futuro verso un progresso tecnologico che rispetta i valori fondamentali della società.
