Il piano tutto italiano per lo sviluppo dell'IA
L'Intelligenza Artificiale (IA) non è più semplicemente un campo di ricerca, ma una priorità strategica per numerose economie mondiali, inclusa l'Italia. Nel 2024, il governo italiano ha delineato una serie di iniziative volte a sfruttare appieno il potenziale dell'IA e a mitigarne i rischi, con l'obiettivo di posizionare il paese in una leadership in questo settore in rapida evoluzione.
Secondo le ricerche di I-AER, Institute of Applied Economic Research, il passaggio dalle politiche industriali 4.0 a 5.0 deve passare attraverso l’integrazione dell'IA in tutti i settori dell'economia italiana. Questo significa non solo aumentare gli investimenti finanziari, ma anche potenziare le competenze digitali e adottare tecnologie avanzate e sostenibili in imprese di tutte le dimensioni.
Una delle prime mosse del governo è la proposta di istituire un fondo pubblico-privato di venture capital, gestito sotto l'egida di CDP[1], per sostenere lo sviluppo delle startup innovative italiane nel campo dell'IA. Questa iniziativa è stata considerata fondamentale considerando le limitate iniezioni di capitali nel settore rispetto ad altri paesi europei. Un'efficiente gestione e integrazione con fondi esistenti e investimenti stranieri potrebbero stimolare la crescita dell'ecosistema delle startup italiane nell'IA.
Un'altra iniziativa importante è la creazione del centro per l'Intelligenza Artificiale a Torino, noto come AI4Industry. Questo centro, finanziato annualmente dal governo con venti milioni di euro, mira a consolidare le conoscenze nell'IA, con particolare attenzione ai settori dell'automotive e dell'aerospaziale. Inoltre, il governo si impegna a sostenere la ricerca sanitaria attraverso l'utilizzo dell'IA, garantendo contemporaneamente la protezione dei dati personali e la trasparenza nei processi decisionali.
Il governo italiano ha svolto un ruolo centrale a livello internazionale nel 2024, guidando il G7 e contribuendo al dibattito globale sull'Intelligenza Artificiale. Tra i risultati più rilevanti spicca il lancio di un Toolkit per l'uso etico dell'IA nel settore pubblico, che ha messo in evidenza buone pratiche e interventi prioritari per creare ecosistemi tecnologici sicuri e affidabili.
Inoltre, è stata avviata la fase pilota del Codice di Condotta Internazionale per le organizzazioni che sviluppano IA avanzata (HAIP CoC), con la partecipazione di venti organizzazioni provenienti da dieci Paesi. I risultati di questa iniziativa forniranno le basi per un sistema di monitoraggio definitivo, rafforzando la posizione dell’Italia come leader nella promozione di uno sviluppo etico e inclusivo dell’IA.
Tuttavia, la strategia del governo italiano non si limita agli investimenti e alla leadership internazionale. Un disegno di legge sull'IA prevede anche misure concrete per regolare e promuovere l'adozione responsabile dell'IA nel paese. Queste misure includono piani di formazione, regolamentazioni sull'uso dei deepfake (video falsi generati trami AI dove in cui una persona fa o dice cose che non ha mai fatto o non ha mai detto) e un'impostazione etica nell'uso dei dati personali.
Conclusioni
In conclusione, la strategia del governo italiano per l'IA nel 2024 si basa su una combinazione di investimenti, leadership internazionale nella regolamentazione responsabile e promozione della ricerca e dell'innovazione. Se implementata con successo, questa strategia potrebbe posizionare l'Italia al centro della rivoluzione dell'IA e garantire benefici tangibili per l'economia e la società nel lungo periodo.
[1] La Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che è una delle principali istituzioni finanziarie pubbliche in Italia e si occupa di investimenti strategici per il Paese.