Passaggio generazionale: gli elementi per affrontarlo

 

Il passaggio generazionale è uno dei temi più rilevanti nel tessuto socio-economico italiano. Infatti, secondo i dati di The European House-Ambrosetti, le imprese familiari nel nostro Paese sono circa il 90%, generano l’80% del pil e danno lavoro al 75% della popolazione.

I-AER ha seguito e studiato più di 50 passaggi generazionali e da anni continua a lavorare a fianco delle famiglie italiane per agevolare questo percorso e permettere alle nuove generazioni di raggiungere le competenze necessarie per gestire in autonomia l’azienda di famiglia. Infatti, in questo articolo verranno illustrati gli esiti della ricerca effettuata su più di 50 imprese a conduzione familiare.

Quando parliamo di passaggio generazionale deve essere chiaro sin da subito che il passaggio non può configurarsi come un momento, ma come un processo che dura anni in cui i ruoli devono essere chiari da subito soprattutto per disciplinare al meglio le «sovrapposizioni» derivanti dalla duplice realtà aziendale e familiare.

Ma quali sono le principali criticità che affronta ogni azienda quando affronta un passaggio generazionale?

  • Scarsa fiducia da parte della generazione «senior» rispetto a quella «junior» (o viceversa).

  • Mancanza di una comunicazione «sana» tra le due generazioni e poca «trasparenza reciproca» rispetto agli obiettivi.

  • Forte compromissione dell’assetto economico, finanziario e patrimoniale dell’azienda.

  • Competenza debole o inesistente, sul fronte tecnico, gestionale e organizzativo da parte della generazione «entrante».


Queste sono le criticità principali che caratterizzano ogni passaggio generazionale e se non affrontate con trasparenza e determinazione da tutti i soggetti coinvolti nel passaggio rischiano di diventare elementi di forte contrasto interno rendendo il passaggio molto più complicato. Inoltre, da queste principali possono derivare altre criticità ugualmente rilevanti, in particolare:

  • Mancanza di motivazione e/o interesse da parte della generazione «entrante» nei confronti dell’azienda.

  • Bassa propensione da parte del vertice aziendale nel trasferire e/o delegare le competenze-chiave alla generazione «junior».

  • Meccanismi di governance non formalizzati, con potenziali ripercussioni sull’assetto proprietario e gestionale.

  • Conflitti familiari già presenti prima di innestare un processo di passaggio generazionale.


La comprensione di queste 8 criticità permette di capire su quali temi lavorare per assicurarsi un passaggio generazionale di successo.

Quali sono gli elementi principali per un passaggio generazionale di successo?

Ogni passaggio generazionale è diverso da azienda ad azienda, tuttavia, ci sono degli elementi che accomunano tutti i passaggi svolti con successo senza compromettere i rapporti familiari o la stabilità economico-finanziaria dell’impresa. In particolare:

  • Stabilità economico-finanziaria.

  • Un processo progressivo e costante.

  • Definizione dei ruoli chiave e la suddivisione tra chi si occupa dell’operatività e chi della strategia.

  • Fiducia e libertà alla nuova generazione.

  • Definizione e condivisione della strategia di lungo periodo attraverso riunioni costanti per alimentare una continua ed efficace comunicazione.


Questi 5 elementi possono essere perseguiti solo in assenza delle criticità descritte precedentemente. Infatti, solo creando equilibrio e armonia tra generazione «senior» e «junior» sarà possibile costruire le condizioni per un passaggio generazionale di successo. Inoltre, è bene sapere che anche la generazione «senior» dovrà affrontare un passaggio «di ruolo», il che non è sempre così facile da accettare, soprattutto sul fronte umano e psicologico.

Infine, quali sono i passi da affrontare per un corretto passaggio generazionale?

  1. Programmazione dell’ingresso in azienda.

  2. Inizio dei lavori e formalizzazione di un ruolo (di medio-basso profilo) all’interno dell’azienda.

  3. Sviluppo di un percorso formativo (e di carriera) all’interno dell’azienda – con obiettivi condivisi, chiari e misurabili.

  4. Guida al processo di legittimazione della «generazione entrante» all’interno dell’azienda e istituzione di un Consiglio di Famiglia.

  5. Progressivo rilascio di potere gestionale a beneficio della «generazione entrante» (nell’arco di 3-5 anni dall’ingresso).

  6. Preventivazione dei meccanismi di trasferimento delle quote (solo una volta appurata la reale bontà delle capacità gestorie).

  7. Contestuale ridisegno della governance aziendale (es. introduzione della Presidenza) e progressiva uscita della generazione «senior» dalla quotidianità delle attività imprenditoriali.


Ognuno di questi passaggi deve essere contestualizzato alle dimensioni della propria azienda e condiviso con tutti i soggetti coinvolti. Se affrontato con i giusti strumenti, motivazione e pianificazione il passaggio generazionale rappresenterà un percorso di crescita e sviluppo per l’azienda, viceversa, potrebbe tradursi in una inevitabile crisi.

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