Il Controller un ruolo sempre più in crescita

 

Il Controller è una figura complessa ad alto profilo formativo, le cui caratteristiche e funzioni sono soggette a diverse interpretazioni. In generale deve saper estrapolare ed elaborare i dati economico-finanziari (e non solo) correlati con la performance dell’impresa e utilizzarli per guidare i processi decisionali coordinando le diverse unità aziendali. In poche parole, è il soggetto responsabile delle attività di monitoraggio delle performance che interpreta e valuta l’attività aziendale.

Il Controller si occupa soprattutto di:

  • Analizzare la contabilità analitica.

  • Redigere il rapporto di gestione.

  • Analizzare documenti e relazioni.

  • Analizzare e controllare l’andamento economico finanziario (andamento delle spese, obiettivi di fatturato e scostamenti).


Nel 75% delle aziende che predispongono un sistema di controllo di gestione è un dipendente interno all’impresa, mentre circa il 25% delle aziende (soprattutto microimprese) fanno affidamento a un consulente esterno.
La differenza ovviamente risiede nel coinvolgimento aziendale: nel caso in cui viene incaricato un dipendente interno il coinvolgimento è maggiore e la quantità di informazioni che il board strategico, con grande fiducia, metterà a disposizione per attività quali reporting e budgeting sarà sicuramente molto elevata, rispetto al caso in cui si faccia affidamento a un consulente esterno. Infatti, la pianificazione strategica e la programmazione degli investimenti sono entrambe attività sensibili che contengono informazioni non condivisibili con leggerezza a soggetti esterni.

Lo scopo primario della figura preposta per il controllo di gestione è quello di utilizzare le informazioni e dati che software e/o macchinari mettono a disposizione per fornire un solido contributo al raggiungimento degli obiettivi (patrimoniale, economici e gestionali), individuati durante la fase di pianificazione. Attraverso l’analisi dei dati, il Controller ha la possibilità di creare degli indicatori con cui monitora i risultati raggiunti e li confronta con quelli programmati, e qualora ci fossero delle divergenze sarà suo il dovere di informare chi di competenza per studiare, pianificare e attuare misure correttive nel tempo più breve possibile.

 

Conclusioni

Quello che spaventa di più la PMI della figura del Controller, e in generale del controllo di gestione, sono sicuramente i costi per l’implementazione iniziale a fronte della carenza di preparazione e risorse. È bene però tenere a mente che questi costi devono essere considerati come investimenti di medio-lungo periodo i cui prodotti non mostrano un’utilità nell’immediato, ma saranno fondamentali per fronteggiare specifiche fasi organizzative della vita aziendale che richiedono una gestione efficiente fin da subito (ad es. successione generazionale, l’accrescimento aziendale, etc.).
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