Come gestire lo Smart Working | Parte 1
La pandemia globale ci ha portato ad adottare rapidamente tecnologie e forme organizzative differenti dai comuni strumenti e modalità che conosciamo. Una di queste è sicuramente il lavoro agile o “Smart Working”.
Esploso a partire da Marzo 2020, lo Smart Working è una rivoluzione culturale, organizzativa e di processo che cambia totalmente le consuetudini e gli approcci tradizionali consolidati nel mondo del lavoro subordinato.
Questa nuova modalità lavorativa, infatti, è caratterizzata dall’assenza di vincoli orari o spaziali, i quali permettono al lavoratore di conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività.
Il lavoro agile, impattando direttamente sul benessere e sulla qualità della vita dei dipendenti, può essere considerato una misura di welfare aziendale che si riflette in positivo anche sulla produttività.
Si tratta di una “nuova filosofia” che a prescindere da tutte le pratiche legali e contrattuali che lo regolano, ha bisogno di alcune modalità pratiche e operative per la sua gestione in azienda:
- Ragionare sin dall'inizio sulle competenze (digitali e non);
- Mantenere coesione e coinvolgimento (es. riunioni settimanali, happy hour virtuali, ecc.);
- Formare ed informare (es. comunicazione interna di aggiornamento COVID-19, consigli su corsi di formazione gratuita nel tempo libero, ecc.);
- Definire delle regole chiare;
- Comunicare le regole in trasparenza;
- Monitorare il processo per gestire e presidiare nel modo migliore il lavoro da casa (rif. obiettivi, risultati e reportistica giornaliera).
Insomma, lo Smart Working è una leva di cambiamento per le aziende e i suoi lavoratori che consente di andare oltre l’adempimento, promuovere la collaborazione, la gestione e i risultati.
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