Passaggio Generazionale e Patrimonio Socio-Emotivo: come influenzano le performance?
Nella maggior parte delle PMI familiari, il management è formato – soprattutto – da figure appartenenti alla stessa sfera familiare, con l’intento di perpetuare i valori e lo stile peculiare di queste imprese. Tuttavia, a seconda della Fase Generazionale in cui si trova l’azienda, i risultati possono essere influenzati da alcune variabili, soprattutto dal cd. “Patrimonio Socio-Emotivo”. Con questo termine si intendono tutti quei fattori “non economici” che condizionano il processo decisionale all’interno della società, come ad esempio lo status sociale, l’identificazione della famiglia nell’azienda o la continuità dell’eredità. La volontà di mantenere inalterato questo patrimonio influisce in maniera determinante sulle decisioni dell’impresa, che pertanto non sono sempre orientate da una motivazione finanziaria o di business.
In particolare, il grado di importanza del Patrimonio Socio-Emotivo nelle attività decisionali è influenzato dal Passaggio Generazionale in cui si trova l’impresa. Infatti, il bisogno di preservare questo patrimonio intangibile tende ad essere più elevato nelle prime generazioni, poiché i fondatori spesso si identificano fortemente nella società e ne sono emotivamente uniti. Invece, negli “stadi” successivi, questo legame tende a perdere di intensità e si instaurano dei meccanismi decisionali “formali” e oggettivi. Grazie a ciò, il processo gestionale riesce ad essere ancorato a logiche economiche e non emotive.
Pertanto, in base agli studi più recenti, le generazioni successive sembrano avere un impatto migliore – in termini di performance – rispetto a quella dei fondatori, in ragione del loro maggiore distacco emotivo e all’istituzione di sistemi di governance più strutturati, che portano a prendere decisioni più razionali e orientate alla crescita del business.
Conclusioni
In conclusione, la raccomandazione per tutti gli imprenditori (fondatori e non) è quella di focalizzarsi sugli obiettivi della società – non personali/familiari – e di creare dei meccanismi ad hoc nella governance aziendale per le decisioni strategiche, così da mantenere anche i manager concentrati sugli intenti economico-finanziari.