Trend lavorativi che impatteranno nel 2022

 

Uno degli aspetti ereditati dalla pandemia di Covid-19 è l’integrazione delle abitudini e delle necessità dell’Azienda con quelle dei lavoratori. Come è cambiato il “modus lavorandi”? E cosa hanno significato queste trasformazioni?

 

Un luogo di lavoro che si adatta

A causa delle restrizioni e allo smart working, i dipendenti si sono abituati ad una flessibilità inimmaginabile fino a pochi anni fa. Le ricerche condotte sul tema dimostrano che nel 2021 il 91,5% dei lavoratori ha svolto la propria attività da remoto, auspicando di poter continuare anche nei mesi a venire. Questo perché il lavoro smart ha permesso loro di riadattare le proprie attività ottenendo tempo libero ed orari più elastici. A sostegno di questo trend, una buona percentuale di occupati dichiara che – nel futuro – prenderà in considerazione solo offerte di lavoro da remoto o ibrido, come a non voler rinunciare alla nuova situazione creatasi.

La valorizzazione dei dipendenti

Lo stravolgimento degli spazi e delle condizioni lavorative ha portato molti impiegati ad interrogarsi sui propri datori e sull’interesse dimostrato verso le loro esigenze. Alcuni studi americani rivelano che circa 4 milioni di statunitensi sarebbero pronti ad abbandonare il proprio lavoro per cercarne uno più flessibile. La risposta dei titolari – per non veder ridurre il proprio capitale umano – dovrebbe essere l’investimento di energie e risorse per far sentire i dipendenti apprezzati, rispettati, valorizzati e parte di un team.

 

La comunicazione del futuro

Prima della pandemia la maggior parte delle Aziende necessitava di una revisione della comunicazione interna tra aree; infatti, una delle più frequenti difficoltà riscontrate nelle PMI italiane è proprio la gestione delle riunioni e degli allineamenti per il raggiungimento degli obiettivi comuni.
È chiaramente immaginabile che, ad oggi, la situazione con il lavoro da remoto non è migliorata, anzi. La tecnologia avrebbe potuto e dovuto snellire questi processi comunicativi, ma l’organizzazione improvvisa data dalla situazione ha in realtà aumentato la complessità.
Una ricerca Ansa dimostra che meno del 20% dei lavoratori ha riscontrato un miglioramento nella comunicazione grazie ai sistemi informatici. Infatti, si rileva che gli impiegati si muovono in media attraverso 10 diverse applicazioni 25 volte al giorno per aggiornare i colleghi e registrare le proprie attività.
Dal momento che il lavoro da remoto sembra essere ormai entrato nella consuetudine, è necessario che le Aziende adottino una piattaforma condivisa ed efficiente che possa soddisfare tutte le esigenze comunicative e gestionali.

 

L’importanza di fare la differenza
Le persone preferiscono datori di lavoro in grado di mostrare sempre maggiore attenzione a temi come equità ed inclusione, orientando il lavoro per produrre un impatto positivo sia sull’organizzazione che sulla società.
Ad esempio, su quest’onda, nel corso del 2022 piattaforme di collaborazione digitale come Freehand cresceranno esponenzialmente, dato che sono programmate per riconoscere a tutti i partecipanti le medesime opportunità di intervento e occasione di fornire input e feedback.

 

Conclusioni

Alla luce di tutti i cambiamenti in atto, i professionisti delle risorse umane sono chiamati ad investire molto sui lavoratori dipendenti. Innanzitutto, dovranno contribuire alla costruzione di un ambiente in cui tutti si sentano liberi di condividere le proprie idee ed opinioni e, in aggiunta, sarà essenziale operare sull’equa valorizzazione di tutto il personale e sul clima di fiducia all’interno dell’Azienda.

Siete pronti ad affrontare questi trend nelle vostre realtà?

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