Le strategie per motivare il team di lavoro

 

Molti imprenditori trascurano lo stato d’animo dei propri dipendenti e collaboratori perché molte delle loro energie vengono impiegate nella gestione di grandi responsabilità caricate sulle loro spalle; ma è bene non dimenticarsi che coinvolgimento e mantenimento di un clima aziendale positivo sono colonne portanti di una solida leadership perché le aziende sono fatte principalmente di persone ed esse assorbono l’attenzione che gli viene dedicata per poi scaricarla nella loro operatività.

Il mondo dei social media dovrebbe averci insegnato che la forza di interazione tra persone - online e offline – può influenzare fortemente il comportamento delle stesse. Per esempio, la semplice uscita di una figura dall’azienda può condizionare gli altri collaboratori a adottare lo stesso comportamento.

Le seguenti 6 strategie vengono a supporto dell’imprenditore come strumento per evitare l’effetto a catena che può produrre la dimissione di una risorsa umana dal suo incarico.

 

Creare terraferma

Il cervello umano non è stato creato per sopportare il carico di incertezza con cui ci confrontiamo nel mondo lavoro e il turnover del personale alimenta la sensazione di instabilità. L’unico elemento che è in grado di contrastarla è la rassicurazione: se un membro del team non ha intenzione di lasciare l’azienda solo il fatto di renderlo noto crea una certezza a cui gli altri possono far riferimento.

 

Creare flusso informativo continuo

Adottando una strategia di controllo tramite feedback l’imprenditore riesce ad avere il polso della situazione sul bilanciamento ottimale del carico di lavoro all’interno del team e, allo stesso tempo, le persone si sentono motivate, contribuendo attivamente al coordinamento dell’attività.

 

Creare spazi di autonomia
Lasciare al capitale umano dell’azienda autonomia nella gestione di come, quando e dove completare le loro attività genera un grande senso di responsabilità condiviso. Al contrario, una carenza di autonomia può portare a reazioni sfavorevoli di inadeguatezza che conducono inevitabilmente a una riduzione di collaborazione e motivazione.

 

Incoraggiare la possibilità di contestare

È compito del leader far sapere che non c’è niente di sbagliato a discutere (sempre con dovute argomentazioni) scadenze e carichi di lavoro. Dare un esplicito permesso alle persone di contestare gli incarichi crea una sicurezza psicologica che le tutela da cali di morale e da sensazioni di esaurimento. L’apertura all’ascolto aumenta un’attrattività in grado di trattenere in azienda il personale.

 

Proteggere il team

I leader di successo sono quelli che forniscono in anticipo ai loro team dei criteri da utilizzare nel processo decisionale così da poter prendere le loro difese qualora venga assegnato loro un lavoro irrealizzabile o a bassa priorità che non genera valore per l’azienda.

 

Creare legami
Un aspetto fondamentale che ogni team dovrebbe vantare è una solida interconnessione all’interno dei team. Le relazioni vengono coltivate direttamente dai membri del gruppo, in quanto chiamati a collaborare su progetti comuni, ma sta all’imprenditore costruire un clima di sicurezza attraverso momenti di relazione anche al di fuori dell’ambiente di lavoro. La celebrazione di promozioni, anniversari, nuovi ingressi di personale e conclusioni di progetti attraverso momenti di condivisione sociale (cene e eventi aziendali) che rafforza l’identità del gruppo, la produttività e di conseguenza diminuisce la probabilità di abbandono.
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