Imprese sotto pressione: il 2023 si chiude in contrazione per 6 aziende su 10.  Il 2024 fa paura agli imprenditori delle PMI.

 

La chiave per una partnership di successo è l'autenticità 

 

 

Milano, 6 marzo 2024 - Da una ricerca condotta da I-AER* Institute of Applied Economic Research in collaborazione con Aida Partners su un campione di 873 imprese, risulta un forte interesse nei confronti dei social media e, più in dettaglio, degli influencer:6 aziende su 10 si dicono pronte ad investire su questo canale di contatto con i clienti. A trainare la diffusione di questa nuova forma di comunicazione spiccano due territori: Lombardia e Campania. Ma resta critico il nodo autenticità.

Come noto, le PMI rappresentano la colonna portante dell’economia, contribuendo significativamente all’innovazione, all’occupazione e alla crescita economica di tutto il Bel Paese. Tuttavia, nel periodo storico che stiamo vivendo, molte di queste imprese si trovano di fronte a sfide significative, tra cui limitazioni finanziarie e ostacoli nell’acquisire visibilità in un mercato tendente alla saturazione. In questo contesto, gli influencer digitali offrono una soluzione strategica, permettendo alle PMI di superare queste barriere e connettersi con il loro pubblico/target in maniera innovativa ed autentica. Questa rilevanza così crescente emerge chiaramente da uno studio effettuato da I-AER, su un campione di 873 aziende italiane.

“Infatti - spiega il Prof. Fabio Papa, docente di economia e direttore di I-AER – gli influencer, attraverso la loro presenza sui social media, hanno la capacità di creare narrazioni coinvolgenti e personalizzate che possono trasmettere i valori e gli obiettivi di una PMI ad un vasto pubblico”.

Nell’era della digitalizzazione e della crescente consapevolezza sociale, le piccole e medie imprese (PMI) hanno iniziato a riconoscere la rilevanza che gli influencer possono esercitare nel modellare percezioni e comportamenti. Questa collaborazione, che va ben oltre la semplice promozione di prodotti o servizi, si sta rivelando un veicolo potente per promuovere iniziative di business e sostenere lo sviluppo territoriale

Secondo la ricerca condotta dal team di ricercatori di I-AER, questo tipo di marketing è particolarmente efficace nell’era attuale, dove soprattutto i clienti più giovani cercano connessioni reali e significative con le marche che scelgono di supportare. Pertanto, quando le PMI e gli influencer uniscono le forze per sostenere cause di beneficenza, il potenziale di impatto è esponenziale. Ne sono assolutamente convinte le imprese lombarde e campane che – secondo i dati appena rilasciati da I-AER – in oltre 6 casi su 10 – si dicono già attive sui canali social, anche tramite l’ausilio di influencer, soprattutto locali. Ad essere particolarmente aperti sono soprattutto tre ambiti merceologici: (i) food (ii) fashion (iii) intrattenimento ed eventi. Con quest’ultimo ambito in forte ascesa soprattutto nel centro-sud.

“In questo senso – sottolinea Papa – campagne congiunte possono non solo aumentare la consapevolezza su questioni sociali importanti ma anche stimolare l’azione collettiva e la raccolta fondi. Questo approccio trasforma il marketing in un’azione di responsabilità sociale d’impresa, dimostrando l’impegno di una PMI verso il bene comune e rafforzando la sua reputazione come un’entità che si preoccupa della comunità e dell’ambiente”.

Allo stesso tempo, dalla ricerca emerge che il ruolo degli influencer può essere particolarmente potente nel promuovere l’economia locale e la sostenibilità ambientale. Attraverso la promozione di prodotti artigianali, iniziative locali e pratiche di business sostenibili, le PMI possono contribuire a creare un’economia più circolare, riducendo l’impronta ambientale e sostenendo la comunità locale. Questo non solo aiuta a costruire un ecosistema economico resiliente ma rafforza anche il legame tra le PMI, i consumatori e il territorio.

In questo senso, la chiave per una partnership di successo tra PMI e influencer è l’autenticità. Selezionare influencer che condividono veramente i valori e la visione dell’impresa è fondamentale per garantire che i messaggi promozionali siano genuini e risuonino autenticamente con il pubblico. Inoltre, una collaborazione trasparente e basata su obiettivi condivisi può aiutare a costruire una narrazione coerente e influente, che si traduce in un impegno significativo e in un impatto duraturo.

Dall’altra parte, per assicurare che l’alleanza tra PMI e influencer generi un vero impatto positivo, è essenziale implementare sistemi di misurazione efficaci. Monitorare l’effetto delle campagne congiunte su vari indicatori, come la consapevolezza di marca, l’engagement del pubblico, il sostegno alle cause sociali e l’impatto ambientale, permette alle PMI di valutare l’efficacia delle loro strategie e di apportare modifiche ove necessario. Questo approccio basato sui dati assicura che le risorse siano impiegate nella maniera più efficiente possibile per ottenere risultati tangibili.

Mentre l’alleanza tra PMI e influencer offre molteplici opportunità, presenta anche delle sfide. La scelta dell’influencer giusto, la costruzione di una partnership equilibrata e la gestione delle aspettative sono aspetti cruciali che richiedono attenzione e cura.

“Tuttavia – chiosa Papa – affrontando queste sfide con un approccio strategico e socialmente sostenibile, le PMI possono massimizzare i benefici di queste collaborazioni. Ne sono convinte 8 aziende su 10, tra quelle intervistate. Un dato molto significativo, anche alla luce degli eventi che hanno accompagnato i recenti fatti di cronaca”.

 

Conclusioni

In conclusione, l’intersezione tra piccole e medie imprese e influencer si sta rivelando un terreno fertile per l’innovazione nel marketing, la responsabilità sociale d’impresa e l’impatto territoriale.

 

*I-AER, in qualità di centro di ricerca dedicato alle PMI, è costantemente focalizzato sullo studio del sistema economico. Monitora, su base mensile, l’andamento di un paniere di oltre 400 piccole e medie imprese italiane distribuite sul territorio nazionale, con una concentrazione maggiore in Lombardia, Marche e Toscana. Analizza aziende, spesso a conduzione familiare, operanti all’interno della produzione, del commercio e nel mondo dei servizi.  

 

I risultati dello I-AER Index vengono diffusi su base trimestrale all’interno della community imprenditoriale dell’Istituto. Ciò permette alle aziende parte del Network di meglio indirizzare le politiche di sviluppo strategico nel medio-lungo periodo e di pianificare agilmente anche le azioni da intraprendere quotidianamente. I-AER Index si dimostra così un vademecum di dati e informazioni indispensabile per imprenditori, manager e professionisti della Piccola e Media Impresa Italiana.  

 

Domenico Ciancio
Corporate Communication & Public Affairs Manager Consultant
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