Economia globale sotto attacco

 

Crisi di liquidità da parte delle imprese e caro energia. I prezzi al consumo continueranno a salire per tutto il 2022 a partire dai beni primari. A farne le spese i privati cittadini. Riorientare le attuali politiche governative.

 

 

Milano, 30 novembre 2021 - L’economia globale è sotto attacco. E quella italiana non fa di certo eccezione. Secondo i dati raccolti da I-AER (Institute of Applied Economic Research) in collaborazione con Aida Partners, “siamo sull’orlo di una crisi invisibile, di cui tutti fanno finta di non accorgersi” - dice Fabio Papa – fondatore di I-AER.

Più in dettaglio, assistiamo ad una situazione davvero paradossale: l’economia cresce (solo in Italia il prodotto interno lordo è al +6,1% rispetto al 2020), ma le imprese sono totalmente allo sbando a causa della scarsità di materie prime e di un caro energetico inarrestabile. Se si considera che l’Italia rappresenta la seconda potenza manifatturiera in Europa e la settima nel mondo, si fa presto a capire che c’è da preoccuparsi, fa notare Papa.

Conseguenze concrete? Crisi di liquidità da parte delle imprese, che nel 64% dei casi (secondo i dati di I-AER) sono costrette a contrarre nuovo debito sia perché non incassano i proventi dai propri clienti (visto che gli ordinativi non vengono evasi per mancanza di materiale), sia perché l’impennata delle materie prime costringe tutti a lavorare in emergenza, sacrificando i margini di guadagno.

A conferma di ciò, nel solo mese di Novembre 2021 l’osservatorio di I-AER regista un calo della redditività delle imprese italiane di oltre il 12% (rispetto allo stesso periodo dell’anno 2020).

I più colpiti da questa sequela di rincari saranno soprattutto i privati cittadini con prezzi al consumo che continueranno a salire per tutto l’arco del 2022, a partire dai beni primari.

L’attacco letale ad un popolazione, quella italiana, già vessata da una pressione fiscale tra le più alte d’Europa e da stipendi medi ancora troppo bassi, fa sì che sia inevitabile una crisi dei consumi, soprattutto se lo scenario evolverà come ampiamente previsto” afferma Fabio Papa.

Il già basso potere di acquisto delle famiglie italiane, in unione ad un’inflazione reale che va ben oltre le soglie rilevate dai dati ufficiali fa sì che il cittadino medio sia sempre più povero, pur essendo costretto a lavorare ogni giorno di più.

In un’economia allo sbando, dove oltre 3 milioni di giovani under 35 non studia e non lavora, ci troviamo davanti ad uno scenario in cui l’inflazione – definita da I-AER come “la grande mietitrice” - sta colpendo le fondamenta della nostra società: vale a dire la classe media; quella che, ancora oggi, garantisce con il proprio lavoro sostegno concreto ad un sistema vessato da un’insostenibilità strutturale che colpirà in primis i giovani.

In questo scenario, i dati elaborati da I-AER mostrano che le attuali politiche governative dovrebbero essere riorientate in favore di tre direttrici: (i) maggiore sostegno all’ingresso dei giovani nelle imprese, tramite la totale defiscalizzazione contributiva per un quinquennio – a benefici di chi assume lavoratori under 35, così da garantire un reddito (dignitoso) ad una enorme fascia di giovani (ii) mitigazione dei bonus “a pioggia” in favore della riduzione del cuneo fiscale, favorendo un più alto potere di acquisto dei lavoratori (iii) blocco – per almeno 12 mesi – del caro energetico in favore delle imprese di produzione e di trasporto, per frenare la corsa dei prezzi, con risorse governative stanziate ad hoc.

Infine, i dati di I-AER fanno notare che ogni volta che i prezzi al consumo salgono in modo incontrollato, a livello globale è molto facile che si inneschi una recessione.

Questo fenomeno si è già verificato almeno 5 volte nell’economia moderna (rif. anno 1975, 1980, 1990, 2000 e 2008).

Riusciremo ad imparare dai nostri errori? si chiede Papa. La risposta sembra non essere così confortante”.

I-AER, in qualità di centro di ricerca dedicato alle PMI, è costantemente focalizzato sullo studio del sistema economico. Monitora, su base mensile, l’andamento di un paniere di oltre 400 piccole e medie imprese italiane distribuite sul territorio nazionale, con una concentrazione maggiore in Lombardia, Marche e Toscana. Analizza aziende, spesso a conduzione familiare, operanti all’interno della produzione, del commercio e nel mondo dei servizi.

I risultati dello I-AER Index vengono diffusi su base trimestrale all’interno della community imprenditoriale dell’Istituto. Ciò permette alle aziende parte del Network di meglio indirizzare le politiche di sviluppo strategico nel medio-lungo periodo e di pianificare agilmente anche le azioni da intraprendere quotidianamente. I-AER Index si dimostra così un vademecum di dati e informazioni indispensabile per imprenditori, manager e professionisti della Piccola e Media Impresa Italiana.

 

Domenico Ciancio
Corporate Communication & Public Affairs Manager Consultant
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